MILITARI ITALIANI CADUTI IN MISSIONI I PACE ALL'ESTERO DAL DOPOGUERRA AD OGGI
1949
Eritrea
Il 5 marzo, a seguito di un'imboscata a Senafé perdono la vita:
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Antonio Di Stasio, Finanziere;
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Alfredo Tramacere, Finanziere decorato di Medaglia di Bronzo al Valor Militare.
1950
Eritrea
Il 21 ottobre, a seguito di un conflitto a fuoco:
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Pio Semproni, maresciallo dell'Arma dei Carabinieri.
Amministrazione Fiduciaria Italiana della Somalia.
Il 20 marzo un pilota perde la vita, a bordo di un North American F-51 Mustang, in seguito ad un incidente di volo:
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Sergente maggiore Bruno Munarin
1952
Amministrazione Fiduciaria Italiana della Somalia
Il 1º agosto, Chisimaio, a seguito di un'imboscata cadono:
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Luciano Fosci, carabiniere;
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Flavio Salacone, maresciallo maggiore dei carabinieri.
1954
Amministrazione Fiduciaria Italiana della Somalia
Il 13 maggio, Mogadiscio, a seguito di malattia contratta in servizio:
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Vitantonio Sorino, maresciallo del Genio Pionieri.
1959
Amministrazione Fiduciaria Italiana della Somalia
Il 22 marzo, Mogadiscio, annegato nel tentativo di salvare la vita ad un ufficiale in difficoltà nelle acque dell'Oceano Indiano:
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Giuseppe Cavagnero, maresciallo dell'Arma dei Carabinieri.
1961
Missione ONUC nell'ex Congo Belga
Il 15 febbraio, cielo di Luluabourg, a seguito di un incidente di volo verificatosi nelle fasi di decollo del loro C-119, "Lyra 15", perdono la vita tre avieri della 46ª Brigata aerea dell'A.M.:
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Sergio Celli, capitano pilota;
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Dario Giorni, tenente pilota;
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Italo Quadrini, primo aviere montatore.
Il 5 novembre, a seguito di un'imboscata da parte di alcuni rivoluzionari, venne ucciso:
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caporale del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana dottor Raffaele Soru. Decorato con la medaglia d'oro al valore militare.
L’11 o 12 novembre, "eccidio di Kindu", tredici aviatori anch'essi appartenenti alla 46ª Brigata aerea a bordo del C-119, "Lyra 5", in volo umanitario, vengono catturati e trucidati:
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Onorio De Luca, tenente pilota;
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Filippo Di Giovanni, maresciallo motorista;
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Armando Fabi, sergente maggiore elettromeccanico di bordo;
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Giulio Garbati, sottotenente pilota;
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Giorgio Gonelli, capitano pilota;
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Antonio Mamone, sergente marconista;
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Martino Marcacci, sergente elettromeccanico di bordo;
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Francesco Paga, sergente marconista;
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Amedeo Parmeggiani, maggiore pilota;
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Silvestro Possenti, sergente maggiore montatore;
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Nazzareno Quadrumani, maresciallo motorista;
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Francesco Paolo Remotti, tenente medico;
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Nicola Stigliani, sergente maggiore montatore.
Il 17 novembre, Lago Tanganica, il velivolo C-119, "Lyra 10", della medesima Aerobrigata, in volo dall'Italia per trasportare aiuti umanitari nel paese africano, precipita a causa di un'avaria; nell'incidente cadono:
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Giovanni De Risi, maresciallo pilota;
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Tommaso Fondi, maresciallo motorista;
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Elio Nisi, capitano pilota;
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Giuseppe Saglimbeni, maresciallo marconista.
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Gli altri componenti dell'equipaggio riuscirono a salvarsi
1973
Missione UNTSO, Egitto
Il 6 ottobre, Penisola del Sinai, nei pressi del canale di Suez, a cadere sul proprio posto d'osservazione durante le prime ore della guerra del Kippur, dopo aver toccato una mina, è:
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Carlo Olivieri, capitano.
1983
Missione ITALCON "Libano 2"
15 marzo, Beirut, durante una missione di pattugliamento notturno nei pressi del campo di Sabra, un marinaio del contingente 3º/82, della Marina Militare, in servizio nel Battaglione San Marco, spirerà il 22 marzo a seguito delle ferite all'Ospedale Militare del Celio riportate nell'imboscata al mezzo sul quale viaggiava:
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Filippo Montesi, sottocapo (nato a Fano l'11 maggio 1963)
Durante la missione si sono avuti inoltre 75 feriti a fronte di 275 caduti statunitensi e 87 francesi.
1991
Guerra del Golfo
Il 13 febbraio, in libera uscita a Dubai, un marinaio di leva imbarcato su nave Stromboli, muore a seguito di accoltellamento, anni dopo l'evento sarà rivendicato da Al-Qaeda:
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Cosimo Carlino, marinaio.
1992
Missione ECMM, Croazia
Il 7 gennaio, "eccidio di Podrute", quattro militari italiani ed un francese rimangono uccisi a seguito all'abbattimento, da parte di un MiG-21 jugoslavo, dell'elicottero AB-205 dell'ALE su cui viaggiavano:
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Marco Matta, sergente maggiore pilota;
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Silvano Natale, maresciallo capo;
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Fiorenzo Ramacci, maresciallo capo;
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Enzo Venturini, tenente colonnello pilota;
Missione UNPROFOR, Bosnia ed Erzegovina
Il 3 settembre, "strage di Monte Zec", quattro aviatori della 46ª Brigata aerea precipitati sul Monte Zec nei pressi di Sarajevo a bordo del G.222, "Lyra 34", che trasportava aiuti umanitari ed abbattuto da due missili terra-aria croati:
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Marco Betti, maggiore pilota;
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Giuseppe Buttaglieri, maresciallo motorista;
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Marco Rigliaco, tenente pilota;
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Giuliano Velardi, maresciallo elettromeccanico di bordo.
1993
Missione UNITAF "Restore Hope" - "Ibis II", Somalia
Il 13 maggio, Mogadiscio, a seguito di incauto maneggio con la propria arma da fuoco durante il servizio di guardia:
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Giovanni Strambelli, paracadutista del Battaglione logistico della "Folgore"
Il 2 luglio "battaglia del pastificio".Durante l'operazione denominata "Canguro 11", decisa dal Comando ITALFOR per il rastrellamento del quartiere Haliwaa, a nord di Mogadiscio, 3 soldati rimangono vittima di un'imboscata di miliziani armati nei pressi di "Checkpoint Pasta":
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Pasquale Baccaro, parà del 186º Reggimento della Brigata paracadutisti "Folgore", MOVM alla memoria.
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Andrea Millevoi, sottotenente dell'8º Reggimento "Lancieri di Montebello", MOVM alla memoria;
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Stefano Paolicchi, sergente maggiore del 9º Reggimento paracadutisti d'assalto "Col Moschin"', MOVM alla memoria;
36 furono i feriti di cui molti in modo grave
Il 3 agosto, Mogadiscio, viene ucciso in un conflitto a fuoco:
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Gionata Mancinelli, paracadutista del 186 Reggimento Brigata paracadutisti "Folgore".
Il 15 settembre, porto nuovo di Mogadiscio, vengono uccisi da cecchini:
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Giorgio Righetti, caporale paracadutista;
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Rossano Visioli, caporale paracadutista.
Il 31 ottobre, Roma, all'ospedale militare del Celio muore a seguito di malaria:
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Roberto Cuomo, sergente maggiore
Il 12 novembre Strada imperiale di Mogadiscio, in una imboscata cade:
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Vincenzo Li Causi, maresciallo capo, (membro del SISMI)
Missione ONUMOZ, "Albatross", Mozambico
Il 25 novembre "Nova Gaia - Corridoio di Beirat". Caduti a seguito di incidente di volo con aereo SM 1019 dell'Aviazione dell'Esercito:
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Fabio Montagna, tenente 28º gr. Sqd. Aves “Tucano”
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Salvatore Stabile, sergente maggiore 20º gr. Sqd. Aves “Andromeda”
Missione UNOSOM II, "Ibis II", Somalia
Il 9 dicembre, Mogadiscio, a seguito di omicidio cadeva all'interno del "Poliambulatorio Italia" di Mogadiscio:
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Maria Cristina Luinetti, sorella (grado funzionale equiparato a sottotenente) del Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana, ausiliario delle forze armate e prima donna appartenente a un corpo volontario, ausiliario delle forze armate dell'Italia Repubblicana a cadere in missione.
Il 30 dicembre, Strada Imperiale Afgoi-Balad, rimane schiacciato quando la sua autoblindo Centauro si capovolge in una curva della Balad Mogadiscio:
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Tommaso Carrozza, cavalleggero del reggimento "Lancieri di Firenze"
1994
Missione UNOSOM II, "Ibis II", Somalia
Il 6 febbraio, Balad. Agguato sulla strada Balad-Mogadiscio:
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Giulio Ruzzi, tenente. 66º reggimento fanteria meccanizzata "Valtellina" di stanza a Forlì.MOVM alla memoria
L'ultimo caduto militare della missione italiana in Somalia.
Il bersagliere Alessandro Giardina di Pioltello (MI), ferito in Somalia lo stesso anno accidentalmente da un commilitone e rimasto tetraplegico, muore in Italia nel 2001 a causa delle complicazioni dovute alla ferita riportata.
Operazione Ippocampo, Ruanda
Il 30 giugno, Livorno. A seguito di grave malattia contratta in missione:
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Marco Di Sarra, sergente maggiore della 9º Reggimento d'assalto paracadutisti "Col Moschin".
1995[
Missione IFOR/MSU, Bosnia ed Erzegovina
Il 27 dicembre, Mostar. In un incidente d'auto perde la vita:
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Ermanno Fenoglietti, maggiore dei Carabinieri
1996
Missione IFOR, Bosnia ed Erzegovina
Il 24 gennaio, Sarajevo. Per lo scoppio di una granata perde la vita:
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Gerardo Antonucci, caporal maggiore.
1997
Missione IFOR, Bosnia ed Erzegovina
Il 24 gennaio, Gradac. In un incidente d'auto causato da una voragine perde la vita:
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Carmine Cerza, caporal maggiore.
Il 23 aprile, Mostar. Forse suicidatosi:
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Roberto Petrucci, colonnello
Missione FMP "Alba", Albania
Il 9 luglio, Valona. Deceduto per esplosione accidentale di un ordigno:
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Diego Vaira, Alpino.
Missione UNIFIL/ITALAIR, Libano
Il 6 agosto, "Cielo del Libano". A causa dell'improvviso peggioramento delle condizioni meteorologiche precipitano, trovando la morte a bordo del loro elicottero AB-205 presso la località di Tibnin quattro italiani ed un militare irlandese:
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Daniele Forner, appuntato dell'Arma dei Carabinieri;
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Massimo Gatti, maresciallo capo dell'ALE
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Giuseppe Parisi, tenente pilota dell'ALE
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Antonio Sgrò, capitano pilota dell'ALE;
1998
Missione FMP "Alba", Albania
Il 9 febbraio, Valona. Deceduto a causa di un incidente subacqueo nel porto di Valona:
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Lorenzo Lazzereschi, tenente di vascello
Missione UNSMA, Afghanistan
Il 22 agosto, Kabul. Caduto nel corso di un conflitto a fuoco che coinvolgeva un automezzo:
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Carmine Calò, colonnello, MOVM
1999
Missione KFOR, Kosovo
Il 24 giugno, Đakovica. In un incidente con la propria arma da fuoco perde la vita:
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Pasquale Dragano, caporal maggiore del 18º reggimento bersaglieri.
Missione IFOR, Bosnia ed Erzegovina
Il 3 giugno, Zvornik, in un incidente stradale perdono la vita:
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Galloni Marcello, Maresciallo dei Carabinieri.
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Foccià Angelo, Carabiniere Scelto.
Missione KFOR, Kosovo
Il 12 novembre, Slakovce, in un incidente aereo di un ATR-42 della Compagnia aerea anconetana SiFly, con a bordo 24 persone (tutti deceduti: 21 passeggeri, per lo più volontari di organizzazioni non governative e 3 uomini d'equipaggio) tra cui 12 italiani, impegnato in una Missione ONU del PAM Programma Alimentare Mondiale, precipitato in un campo minato 27 miglia a nord di Pristina vicino al villaggio di Slakovce, nella zona di Mitrovica, in Kossovo:
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Antonio Gavino, del 1961, agente scelto della Polizia di Stato, in forza alla Questura di Imperia, aggregato al Reparto Mobile di Roma per una missione a Pristina.
2000
Missione KFOR, Kosovo
Il 2 aprile, Peć, in un incidente d'arma da fuoco perde la vita:
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Samuele Utzeri, caporal maggiore in forza al 151º Reggimento della Brigata meccanizzata "Sassari".
2001
Missione KFOR, Kosovo
Il 2 agosto, Dečani. Suicidio:
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Luigi Nardone, caporal maggiore.
Il 9 agosto, Morines. Precipitando dall'elicottero in fase di atterraggio perdono la vita:
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Giuseppe Fioretti, caporal maggiore.
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Dino Paolo Nigro, caporal maggiore
2002
Operazione Amber Fox, Repubblica di Macedonia
L’8 maggio, Tetovo. Esplosione di mina:
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Stefano Rugge, maggiore.
2003
Operazione Antica Babilonia, Iraq
Il 12 novembre, "Strage di Nassiriya". Cadono in un attentato suicida eseguito con un camion bomba che provoca 28 morti, 19 italiani di cui 2 civili, e 9 iracheni. I militari italiani sono:
Arma dei Carabinieri
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Massimiliano Bruno, maresciallo capo;
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Giuseppe Coletta, vice brigadiere;
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Giovanni Cavallaro, maresciallo aiutante s.ups;
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Andrea Filippa, appuntato scelto;
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Enzo Fregosi, primo maresciallo luogotenente;
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Daniele Ghione, maresciallo;
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Ivan Ghitti, vice brigadiere;
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Domenico Intravaia, appuntato;
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Horatio Majorana, carabiniere scelto;
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Filippo Merlino, maresciallo aiutante s.ups;
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Alfio Ragazzi, maresciallo capo;
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Alfonso Trincone, maresciallo aiutante s.ups.
Esercito italiano
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Alessandro Carrisi, caporale;
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Emanuele Ferraro, caporale maggiore capo;
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Massimo Ficuciello, tenente[28];
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Silvio Olla, maresciallo;
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Pietro Petrucci, caporale.
European Union Police Mission in Bosnia and Herzegovina, Kosovo
Il 20 novembre, Sarajevo, percorrendo una strada presso Sarajevo a bordo di una Land Rover dell'EUPM, il mezzo sbandò, probabilmente a causa di una lastra di ghiaccio e delle precarie condizioni del manto stradale, finendo fuori strada da un cavalcavia:
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Francesco Niutta, del 1958, sovrintendente della Polizia di Stato
2004
Operazione Antica Babilonia, Iraq
Il 17 maggio, Nassiriya, "battaglia dei due ponti". In un duro attacco dei miliziani di Moqtada Al Sadr cadde:
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Matteo Vanzan, primo caporale maggiore del 1º Reggimento lagunari "Serenissima".
Il 5 luglio, incidente stradale
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Caporal Maggiore Scelto Antonio Tarantino
Il 14 luglio, Nassiriya. In un incidente col suo mezzo cade:
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Davide Casagrande, sergente del 4º Reggimento alpini paracadutisti "Monte Cervino".
Missione UNIFIL/ITALAIR, Libano
Il 30 luglio, Beirut, muoiono in missione i carabinieri:
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Fabrizio Nasini
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Massimo Ballarino
Missione ISAF, Afghanistan
Il 3 ottobre, Distretto di Surobi. In un incidente col suo mezzo cade:
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Giovanni Bruno, caporal maggiore.
2005
Operazione Antica Babilonia, Iraq
IL 21 gennaio, Nassiriya. A causa di un colpo d'arma da fuoco che lo raggiunge mentre vola in elicottero, cade:
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Simone Cola, maresciallo capo.
Il 4 marzo, Baghdad. Nei pressi dell'aeroporto di Baghdad, a causa di fuoco amico, viene ucciso da una pattuglia statunitense durante la liberazione della giornalista Giuliana Sgrena:
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Nicola Calipari, capo dipartimento del SISMI, responsabile operazioni estere, MOVM.
Il 14 marzo, Nassiriya. Secondo la versione ufficiale, muore per un incidente durante normali esercitazioni di tiro, a causa di un colpo alla testa risultato del tentativo di risolvere un inceppamento della sua arma, una mitragliatrice "Minimi" - presso il poligono "Garibaldi" di Nassiriya:
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Salvatore Domenico Marracino, sergente del 185º Reggimento artiglieri paracadutisti "Folgore" di Livorno.
Anni dopo, su documenti USA trapelati su Wikileaks, un rapporto segreto statunitense riportava l'incidente come dovuto a fuoco amico.
Il 31 maggio, Nassiriya. Precipitano a bordo del loro elicottero Agusta-Bell AB 412 perdono la vita quattro militari italiani:
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Massimiliano Biondini, 1º maresciallo t.m.a. (tecnico meccanico di aeromobile) della Brigata aeromobile "Friuli"
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Marco Briganti, maggiore pilota della Brigata aeromobile "Friuli"
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Marco Cirillo, maresciallo ordinario t.m.a. (tecnico meccanico di aeromobile) della 1º Reggimento "Antares"
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Giuseppe Lima, colonnello pilota della Brigata aeromobile "Friuli"
Missione ISAF, Afghanistan
Il 3 febbraio in un disastro aereo cade:
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Bruno Vianini, capitano di fregata.
L’11 ottobre per ferite riportate in addestramento cade:
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Michele Sanfilippo, caporal maggiore.
Missione SFOR/MSU, Bosnia ed Erzegovina
L’11 ottobre a seguito di incidente stradale cade:
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Antonino Aiello, maresciallo capo dei carabinieri.
2006
Operazione Antica Babilonia, Iraq
Il 27 aprile, Nassiriya, a seguito di un attentato cadono sul campo 3 militari italiani ed 1 rumeno, un altro militare italiano spirerà il 7 maggio 2006:
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Nicola Ciardelli, capitano della Brigata paracadutisti "Folgore";
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Carlo De Trizio, maresciallo capo dei carabinieri;
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Franco Lattanzio, maresciallo capo dei carabinieri.
Il 7 maggio, Nassiriya, a seguito dell'attentato subito il 27 aprile precedente, cade per le gravi ferite riportate:
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Enrico Frassanito, maresciallo capo dell'Arma dei Carabinieri.
Il 5 giugno, Nassiriya. 1 soldato ucciso dallo scoppio di un ordigno al passaggio del proprio convoglio militare:
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Alessandro Pibiri, primo caporale maggiore, 152º Reggimento fanteria "Sassari" della Brigata meccanizzata "Sassari".
Il 21 settembre, Nassiriya. Cade a causa di un incidente stradale:
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Massimo Vitaliano, Primo caporale maggiore del reggimento cavalleggeri guide (19°).
Missione ISAF, Afghanistan
Il 5 maggio, "Musay Valley". 2 alpini uccisi dallo scoppio di un ordigno al passaggio del loro convoglio:
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Manuel Fiorito, tenente, 2º Reggimento alpini;
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Luca Polsinelli, maresciallo, 9º Reggimento alpini.
Il 2 luglio, Herat. Muore durante la missione PRT della NATO a seguito di un attacco cardiaco:
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Carlo Liguori, tenente colonnello.
Il 20 settembre, Kabul. Per un incidente stradale cade:
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Giuseppe Orlando, caporal maggiore, 2º Reggimento alpini;
Il 26 settembre, a sud di Kabul, 2 alpini coinvolti nello scoppio di un ordigno, azionato probabilmente a distanza, al passaggio del loro convoglio; uno perisce immediatamente, l'altro spirerà a Roma il 30 settembre:
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Giorgio Langella, caporal maggiore, 2º Reggimento alpini.
Il 30 settembre, ospedale militare del Celio, Roma, a seguito dell'attentato subito il 26 settembre precedente, cade per le gravi ferite riportate:
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Vincenzo Cardella, caporal maggiore 2º Reggimento alpini.
2007
Missione ISAF, Afghanistan
Il 4 ottobre, catturato insieme ad un altro agente e ad un collaboratore afghano dagli insorti, riporta gravi ferite nel blitz condotto da forze speciali italiane e inglesi per liberarlo il 24 settembre, e muore nell'ospedale militare del Celio:
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Lorenzo D'Auria, sottufficiale del SISMI.
Il 24 novembre, Paghman. A seguito di una strage ad opera di un attentatore suicida durante la cerimonia d’inaugurazione del ponte sul fiume a Paghman – circa 25 km a nord-ovest di Kabul (Afghanistan), muore:
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Daniele Paladini, maresciallo capo, 2º Reggimento del genio pontieri di Piacenza.
2008
Missione ISAF, Afghanistan
Il 13 febbraio, Rudbar. A seguito di uno scontro a fuoco durante una distribuzione di viveri alla popolazione locale, decede:
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Giovanni Pezzulo, maresciallo, CIMIC Group South.
Il 21 settembre, per cause naturali, decede:
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Alessandro Caroppo, caporal maggiore.
2009
Missione ISAF, Afghanistan
Il 15 gennaio, alla base italiana di "Camp Arena" di Herat, muore per cause naturali:
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Arnaldo Forcucci, maresciallo dell'Aeronautica Militare.
Il 14 luglio, 50 km N/E di Farah, a seguito dello scoppio di un ordigno IED al passaggio del suo convoglio, decede:
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Alessandro Di Lisio, caporal maggiore, 8º Reggimento genio guastatori paracadutisti "Folgore"
Il 17 settembre, Kabul. Secondo una prima ricostruzione un'auto carica di esplosivo (150 kg) è riuscita ad infilarsi tra due mezzi Lince del 186º Reggimento della Brigata Folgore e detonare. Gli occupanti del primo mezzo sono morti sul colpo, mentre è deceduto anche un occupante del secondo mezzo. Erano quattro caporal maggiore, un sergente maggiore e il tenente che comandava i due Lince. Sono inoltre morti 4 poliziotti e 20 civili afghani:
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Roberto Valente, sergente maggiore, 187º Reggimento della "Folgore".
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Matteo Mureddu, primo caporal maggiore, 186º Reggimento della "Folgore".
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Antonio Fortunato, tenente, 186º Reggimento della "Folgore".
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Davide Ricchiuto, primo caporal maggiore, 186º Reggimento della "Folgore".
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Giandomenico Pistonami, primo caporal maggiore, 186º Reggimento della "Folgore".
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Massimiliano Randino, primo caporal maggiore, 183º Reggimento "Nembo" della "Folgore".
Il 21 settembre 2009, giornata di lutto nazionale, sono stati celebrati i solenni funerali di stato nella Basilica di San Paolo fuori le mura a Roma, che sono stati presieduti dall'ordinario militare, monsignor Vincenzo Pelvi. Alle esequie solenni hanno partecipato anche i quattro militari rimasti feriti nell'attacco: il primo maresciallo dell'Aeronautica Felice Calandriello, i primi caporalmaggiori della Folgore Rocco Leo, Sergio Agostinelli e Ferdinando Buono.
Il 15 ottobre, tra Herat e Shindad, a seguito di un incidente stradale, per il ribaltamento dell'autoblindato "Lince", durante uno spostamento operativo, è deceduto:
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Rosario Ponziano, caporal maggiore, 4º Reggimento alpini paracadutisti "Monte Cervino"[36].
Missione KFOR, Kosovo
Il 18 febbraio, nella base "Campo Sparta" a Dečani per l’operazione “Joint Enterprise”, muore per cause naturali:
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Concetto Gaetano Battaglia, primo maresciallo in forza al 62º Reggimento fanteria "Sicilia".
2010
Missione ISAF, Afghanistan
Il 26 febbraio, Kabul. A seguito di un attentato condotto con una grande quantità di esplosivo ed armi automatiche da parte di un commando composto da 8 mujaheddin talebani contro tre hotel nell'area di Shahr-i-Naw, e che provoca un totale di 16 morti, rimane ucciso:
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Pietro Antonio Colazzo, agente dell'AISE, in servizio in Afghanistan da due anni.
17 maggio, alle 9.15 locali, a seguito dello scoppio di un ordigno IED al passaggio di un convoglio partito da Herat e diretta alla base di Bala Murghab per portare rinforzi e composto da una colonna di ben 130 mezzi di spagnoli, americani, afgani ed italiani, per un numero complessivo di circa 400 militari, rimangono uccisi sul blindato Lince colpito dall'esplosione:
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Massimiliano Ramadù, sergente in forza al 32º Reggimento genio guastatori "Torino"
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Luigi Pascazio, caporal maggiore anch'egli del 32º Reggimento genio guastatori "Torino"
Il 23 giugno, alle 19,04 locali, a seguito di una caduta dal proprio mezzo nei pressi di Shindad:
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Francesco Saverio Positano, caporal maggiore scelto in forza al 32º Reggimento genio guastatori "Torino"
Il 25 luglio, suicida presso l'aeroporto di Kabul:
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Marco Callegaro, capitano in forza al 121º Reggimento di artiglieria contraerei "Ravenna", operativo in un piccolo contingente italiano che supporta il comando della missione ISAF della NATO
Il 28 luglio, vittime di un attentato compiuto con un ordigno artigianale (IED), piazzato lungo la strada che stavano disarticolando a seguito di una chiamata, a 8 chilometri a sud di Herat, nel distretto di Injil:
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Mauro Gigli, primo maresciallo in forza al 32º Reggimento genio guastatori alpini "Torino", decorato di Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria.
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Pierdavide De Cillis, caporale maggiore capo in forza al 21º Reggimento genio guastatori della Brigata bersaglieri Garibaldi, decorato di Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria.
Il 17 settembre, colpito a morte mentre cercava di catturare un gruppo di insorgenti che aveva appena piazzato un ordigno nella zona di Bakwah, nell'area a est di Farah, nella provincia di Herat:
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Alessandro Romani, tenente in forza al 9º Reggimento d'assalto paracadutisti "Col Moschin" ed operativo presso la Task Force 45
Il 9 ottobre, 9:45 ora locale (le 7:15 in Italia), sono stati vittime (4 caduti ed 1 ferito) di un'imboscata, un potentissimo "IED", un ordigno esplosivo improvvisato è esploso sul ciglio della strada; si trovavano a bordo di un veicolo blindato "Lince", che faceva parte del dispositivo di scorta a un convoglio di 70 camion civili che rientravano verso ovest dopo aver trasportato materiali per l'allestimento della base operativa avanzata denominata "Ice", nella valle del Distretto del Gulistan, a circa 200 chilometri a est della Provincia di Farah, al confine con l'Helmand, nel sud ovest dell'Afghanistan:
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Gianmarco Manca, nato ad Alghero il 24 settembre 1978, primo caporal maggiore in forza al 7º Reggimento alpini
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Francesco Vannozzi, nato a Pisa il 27 marzo 1984, primo caporal maggiore in forza al 7º Reggimento alpini
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Sebastiano Ville, nato a Lentini (SR) il 17 settembre 1983, primo caporal maggiore in forza al 7º Reggimento alpini
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Marco Pedone, nato a Gagliano del Capo (LE) il 14 aprile 1987, caporal maggiore in forza al 7º Reggimento alpini
Il 31 dicembre, colpito a morte da un cecchino durante uno scontro a fuoco nella base di Buji, nel distretto di Gulistan (provincia di Farah):
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Matteo Miotto, nato a Thiene il 1º aprile 1986, caporal maggiore in forza al 7º Reggimento alpini.
2011
Missione ISAF, Afghanistan
Il 18 gennaio, colpito a morte alla testa da un ribelle in uniforme dell'esercito afghano, nell'avamposto denominato "Highlander" situato nella cintura di sicurezza intorno alla base di Bala Morghab, nell'ovest dell'Afghanistan:
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Luca Sanna, nato a Samugheo (OR) il 4 novembre 1978, caporal maggiore in forza all'8º Reggimento alpini.
Il 28 febbraio, morto in seguito all'esplosione di uno IED che ha investito il Lince su cui viaggiava di ritorno da un'operazione di assistenza medica nella zona di Shindand:
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Massimo Ranzani, originario di Occhiobello (RO), tenente in forza al 5º Reggimento alpini.
Il 4 giugno, ucciso, con un colpo di kalashnikov alla testa per aver difeso una donna statunitense da un'aggressione, in una località nella zona di Khinch della Valle di Mokni, tra i distretti di Bazarak e di Khenj, nella provincia del Panjshir, nell'Afghanistan nord orientale:
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Cristiano Congiu, (50 anni, di Roma), tenente colonnello della DCSA (Direzione Centrale dei Servizi Antidroga) dei Carabinieri, prestava dal 2007 servizio presso l'Ambasciata italiana di Kabul, come esperto antidroga.
Il 2 luglio, ucciso nell'esplosione del suo mezzo causata da uno IED nel villaggio di Caghaz, 16 km ad ovest di Bakwa:
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Gaetano Tuccillo, caporal maggiore scelto nato a Pomigliano d'Arco in forza al Battaglione logistico "Ariete".
Il 12 luglio, ucciso nell'esplosione di uno IED a tre chilometri dalla base di "Camp Lavaredo" a Bakwa:
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Roberto Marchini, caporal maggiore in forza al 8º Reggimento genio guastatori paracadutisti "Folgore".
Il 25 luglio, ucciso durante un'operazione congiunta tra militari italiani e forze afgane nella zona a nord ovest della valle di Bala Morghab:
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David Tobini (nato a Roma il 23 luglio 1983), primo caporal maggiore in forza al 183º Reggimento paracadutisti "Nembo" di Pistoia.
Il 16 settembre muore per cause naturali ad Herat:
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Matteo De Marco (nato a Vallo della Lucania il 22 marzo 1957) maggiore dei Carabinieri comandante dell' RC-West Training Center
Il 23 settembre muoiono in seguito a incidente stradale tre soldati italiani nei pressi di Herat:
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Riccardo Bucci (nato a Milano il 1º settembre 1977), tenente del Reggimento Lagunari "Serenissima" di Venezia.
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Mario Frasca (nato a Foggia il 22 gennaio 1979), caporal maggiore del Comando Forze Operative Terrestri (COMFOTER) di Verona.
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Massimo Di Legge (nato a Aprilia il 22 luglio 1983), caporal maggiore del Raggruppamento Logistico Centrale di Roma.
2012
Missione ISAF, Afghanistan
Il 13 gennaio muore a causa di un malore a Farah:
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Giovanni Gallo, 49 anni, di Alghero, tenente colonnello del 152º Reggimento fanteria "Sassari"
Il 20 febbraio muoiono in seguito a incidente stradale nell'area di Shindad, nella parte occidentale dell'Afghanistan:
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Francesco Currò, 33 anni, di Messina, caporal maggiore capo del 66º Reggimento fanteria aeromobile "Trieste" di Forlì.
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Francesco Paolo Messineo, 29 anni, di Termini Imerese (PA), primo caporal maggiore del 66º Reggimento fanteria aeromobile "Trieste" di Forlì.
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Luca Valente, 28 anni, di Gagliano del Capo (LE), primo caporal maggiore del 66º Reggimento fanteria aeromobile "Trieste" di Forlì.
Il 24 marzo muore a seguito di un attacco condotto con 3 colpi di mortaio alle ore 18:00 locali (in Italia 14:30), contro la FOB (Forward Operative Base) "Ice" nel distretto del Gulistan, nella provincia di Farah, nel settore Sud-Est dell'area di responsabilità italiana, assegnata alla Task Force South-East:
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Michele Silvestri, nato a Napoli il 17 maggio 1978, sergente del 21º Reggimento genio guastatori della Brigata bersaglieri Garibaldi.
Il 25 giugno, alle 08:50 locali (le 06:20 in Italia) in un campo per l'addestramento della polizia afghana, ad Adraskan, nella provincia occidentale di Herat, un razzo da 107mm è esploso vicino una garitta di osservazione installata a ridosso della linea di tiro del poligono:
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Manuele Braj, nato a Galatina (LE) nel 1982, carabiniere scelto del 13º Reggimento carabinieri "Friuli-Venezia Giulia".
Il 25 ottobre, nel corso di un'operazione congiunta della Task Force South East con il 207º Corpo dell'esercito afgano, impegnati in una attività di pattuglia nel villaggio di Siav, nel distretto di Bakwa, nella provincia di Farah, a sud di Herat, a circa 20 chilometri a ovest della Base Operativa Avanzata "Lavaredo" di Bakwa, dove ha sede la Task Force South East, sono stati attaccati da insorti afghani. Tra gli italiani 1 morto (gravemente ferito all'addome è deceduto nella struttura sanitaria di livello superiore di Camp Bastione alle 19:45 ore locali) e 3 feriti, 1 soldato afghano morto:
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Tiziano Chierotti, nato a Sanremo (IM) nel 1988 caporale (vfp4) del 2º Reggimento Alpini. Promosso Caporal Maggiore (vfp4)
Missione KFOR, Kosovo
Il 18 giugno, nella base di Novo Selo, non lontana da Kosovska Mitrovica, cade per cause non chiare (suicidio o incidente con la propria arma da fuoco):
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Michele Padula, nato a Montemesola (Taranto), 25 anni, caporal maggiore dell'11º reggimento Bersaglieri.
2013
Missione ISAF, Afghanistan
Il 8 giugno muore a causa di un attacco a Farah:
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Giuseppe La Rosa, capitano del 3º Reggimento bersaglieri. Promosso Maggiore.